Diversi anni fa, quando incominciai ad andare a cavallo, lessi un interessante manuale d’equitazione. C’è da dire che amo leggere e cerco sempre e volentieri, in ogni lettura che faccio, qualcosa da imparare, qualche spunto per migliorare. Quando sono arrivata a questo passaggio che trovate riportato in seguito, dal titolo: “Il giusto assetto”, mi si è accesa una lampadina nel cervello; perché mi è sembrato estremamente adattabile alla leadership dell’imprenditore. La mia deformazione professionale è sempre in agguato!

Vi propongo quindi di seguirmi in un “gioco metaforico”.  Leggete questo frammento del manuale d’equitazione e sostituite nella vostra mente la parola “cavaliere” con Imprenditore o Leader e “cavallo” con Team o l’insieme delle persone che guida. Naturalmente anche le altre parole ed i  contesti andrebbero adattati …

“Osservando un bravo cavaliere impegnato in una ripresa di dressage, in una corsa al galoppo, in un concorso ippico o in una qualsiasi altra disciplina equestre, noteremo quanto differente sia la sua posizione in sella, eppure riesce sempre a mantenere il corretto assetto. Il giusto assetto, è quindi la capacità di rimanere sempre in equilibrio con il cavallo variando la nostra posizione per mantenere il nostro baricentro in linea con quello del nostro cavallo. Mantenere un corretto assetto durante l’attività equestre è dunque una azione tutt’altro che statica, il cavallo si muove e il cavaliere deve muoversi insieme a lui evitando di compromettere l’equilibrio di quest’ultimo.

In teoria tutto sembra molto semplice, la pratica ci insegna che lo è un pò meno. Per acquisire la capacità di rimanere in equilibrio su un animale in movimento occorre molto esercizio e, cosa che raramente facciamo, l’esercizio andrebbe ripetuto nel tempo anche quando siamo sicuri di avere ormai compreso i segreti dell’equitazione.

Perfezionare il proprio assetto significa ricercare continuamente il punto di equilibrio più vantaggioso per ottenere il miglior risultato con la massima scioltezza e il minimo sforzo.”

Ecco la metafora che a me viene fuori, con le dovute licenze:

Osservando un bravo imprenditore impegnato in una riunione con i suoi manager, nella sua operatività quotidiana, mettendo in moto un importante progetto, parlando con i propri operai, non importa in che settore, noteremo quanto differente sia il suo atteggiamento a seconda della situazione, eppure riesce sempre a mantenere il giusto assetto.

Il giusto assetto è quindi la capacità di rimanere sempre in equilibrio con il Team indipendentemente delle circostanze, variando la nostra posizione per mantenere il baricentro (visione, mission, obiettivi  e valori) in linea con quello delle nostre persone. Mantenere il giusto assetto durante l’attività imprenditoriale è dunque un’azione tutt’altro che statica, le persone si muovono, cambiano e l’Imprenditore, che a questo punto possiamo chiamare Leader, deve muoversi insieme a loro, evitando di compromettere l’equilibrio di quest’ultimi.  Importante sottolineare che è il Leader ad avere in mano le redini dell’impresa e quindi è lui chi determina la direzione da seguire, ma senza fare peso morto, senza intralciare il movimento delle persone. Come direbbe Mike Dooley: guarda dritto il tuo obiettivo, senza preoccuparti tanto dei “maledetti come” … 

Proseguendo con la metafora, anche nel mondo dell’imprenditoria in teoria tutto sembra molto semplice, ma la pratica ci insegna che tal volta lo è un po’ meno. Per acquisire la capacità di rimanere in equilibrio alla guida di una Impresa in movimento, in un mercato che è in continuo mutamento, occorre molto esercizio e cosa che raramente viene fatta, l’esercizio andrebbe ripetuto nel tempo con costanza, anche quando siamo sicuri di avere ormai compreso i segreti dell’Imprenditoria. L’allenamento e la costanza sono  fondamentali.

Perfezionare il proprio assetto per un Leader significa ricercare continuamente il punto di equilibrio più vantaggioso per ottenere il migliori risultato con la massima scioltezza e minimo sforzo. 

Che ne pensate?

A me questo parallelismo equitazione–leadership imprenditoriale piace proprio tanto. Le Imprese, come i cavalli, sono vive! Hanno un cuore, il cuore delle persone che ne fanno parte ed hanno il proprio carattere, sono mutevoli, sempre attive, a volte si spaventano, altre prendono l’iniziativa, sono imprevedibili ed in occasioni difficili, ma se trattate con la giusta ma, se guidate con saggezza, ti doneranno immense soddisfazioni.

Per raggiungere però questo equilibrio è importante capire che non bisogna mai  smettere di allenarsi per mantenere il “giusto assetto”.

Ma qual è il “giusto assetto”? Tempo fa, Tamara Pallotta, la mia insegnante di equitazione mi disse: ognuno ha la propria posizione in sella, quella in cui ti senti sicuro e comodo, senza disturbare il movimento del cavallo. Una volta trovata questa posizione, te ne accorgi subito! Perché ti senti bene e perché tutto sembra più facile. 

Come cartina di tornasole , per capire se abbiamo il “giusto assetto” alla guida della nostra impresa, possiamo usare le nostre emozioni e le emozioni espresse dei nostri collaboratori. 

Basta chiedersi se siamo realmente a nostro agio, in sintonia con il team, se ci sentiamo comodi quando lavoriamo, se onestamente crediamo di avere le redini in mano, lo sguardo puntato all’obiettivo e se i nostri collaboratori rispondono ai nostri imput, con gioia di collaborare e prontezza nell’agire oppure no. 

Osserviamoci con sincerità e quando avremo trovato il “giusto assetto” ce ne accorgeremo subito! Ci sentireme bene e ogni sfida ci sembrerà più facile da raggiungere! Anche superare questa crisi, abbattere la concorrenza e raggiungere il nostro meritato successo.

Parola di cavaliere.

Ana  M. Alvarez