ALL’INSEGUIMENTO DELLA PASSIONE
Un articolo di Alessandro Carli
La passione è una strana bestia.
L’Uomo è portato “per default” a ricercare tranquillità e sicurezza, ma non è quello che vuole davvero, poiché quello che vuole davvero è antitetico rispetto a ciò che ricerca e questo qualcosa si chiama passione.
La butto lì subito, in fase d’introduzione, tanto per fugare ogni possibile dubbio… o speranza: qualsiasi cosa tu faccia, non potrai MAI avere al tempo stesso sicurezza e passione.
E poiché nella vita non puoi averle entrambe, occorre fare una scelta che non è certo facile, soprattutto perché si tende a confondere la passione con altro, tipo l’entusiasmo o l’eccitazione.
Avrai forse visto il film “Harry, ti presento Sally” dove, in una scena esilarante che si svolge in un tipico dineramericano, Sally finge un sonoro orgasmo non appena mette in bocca il cibo che aveva ordinato, con l’amico Harry che si trovava davanti a lei in evidente imbarazzo davanti a tutta la gente che si era voltata per vedere la scena. Un cameriere va a prendere l’ordinazione da una signora di una certa età seduta al tavolo vicino e quando le chiede cosa volesse mangiare, senza esitazione lei risponde: “quello che ha ordinato lei (indicando Sally)!”
Eccitazione, fervore, euforia, esaltazione… sono emozioni molto potenti che tutti vorremmo provare il più spesso ed il più a lungo possibile, ma non hanno niente a che vedere con la passione, che ha un’origine, una sostanza e una forza del tutto diverse: tutt’al più si possono definire surrogati della passione.
Tanto per cominciare, l’entusiasmo può manifestarsi con diverse tonalità e si può quindi descrivere in diversi modi, mentre la passione non ha sinonimi perché non la puoi confondere con nient’altro.
È un po’ come la differenza tra innamoramento e amore. Ti puoi innamorare più volte di molte persone, con tutte le sintomatologie del caso, ma finché non avrai provato il vero amore, non saprai mai se ciò che provi sia veramente tale; una volta provato, però, non puoi più sbagliarti.
Lo stesso con l’entusiasmo e la passione: puoi provare il primo in decine di modi diversi, anche in modo molto intenso, ma è solo quando avrai provato la seconda che potrai riconoscere la differenza. Nessuna possibilità di errore.
Ho provato questa differenza al termine del mio primo corso di crescita personale, più di 35 anni fa. Sono una persona piuttosto razionale e non mi lascio trasportare da facili entusiasmi, ma quand’ho visto alcuni dei miei compagni che piangevano e abbracciavano tutti, condividendo la loro irrefrenabile eccitazione per aver fatto questo corso straordinario, beh, mi sono sentito come la signora del film e ricordo di aver pensato che anch’io volevo… “quello”!
Sta di fatto che qualunque sia stata la scelta di vita di quelle persone dopo il corso, di una sola cosa ero certo: che costi quel che costi, io sarei diventato la persona che, come i trainer del corso, avrebbe aiutato altri a scoprire quello che io avevo scoperto lì.
E così è stato. Sono stati tantissimi gli ostacoli che ho dovuto affrontare, da quelli familiari a quelli economici, ma non mi sono mai pentito di quella scelta. Quando mi sono trovato in serie difficoltà ho anche messo da parte questo lavoro per qualche anno, ma alla fine ci sono tornato.
Perché? Magari anche per motivi egoistici, ma ho sempre sentito che questo è il solo lavoro che avrei mai potuto fare, come se mi definisse, mi completasse.
L’entusiasmo ed emozioni affini sono generati dal nostro ego quando si sente gratificato, ma proprio perché c’è di mezzo l’ego, non può che trattarsi di qualcosa di effimero, di momenti che lasciano il tempo che trovano: per un po’ ti trovi alle stelle e dopo qualche giorno ti chiedi: “beh, tutto qui?”
L’entusiasmo chiede di avere sempre di più; la passione chiede di dare sempre di più, talvolta fino al punto di chiederti di metterti in gioco fino in fondo. Questo è il prezzo che la passione ti chiedere di pagare: non per niente si usa la stessa parola per riferirsi anche al dolore…
Ma qual è l’alternativa?
Non ce n’è. C’è solo una decisione che va presa nel modo in cui s’intende vivere la propria vita: raccattare le briciole che la vita ti concede e festeggiare tutte le (poche) volte che accade, con lunghe pause di confusione e di frustrazione tra una briciola e l’altra; oppure ascoltarsi attentamente, cercando di capire quando da un semplice sussurro può scaturire uno stato di profonda passione della cui durata e intensità sei tu a decidere.
Un prezzo lo devi comunque pagare. Quale?