OPPORTUNITA’… OPPORTUNITA’… DOVE SEI?

Un articolo di ALESSANDRO CARLI

“Ah, se solo avessi avuto… fossi stato… mi fosse capitato… avessi saputo… avessi conosciuto… mi avessero detto… fossi andato…” Che faccio, vado avanti?

E in Toscana si dice: “Se la mi’ nonna avea le rote era un carretto.”

Il congiuntivo, così caro a mio padre (e che, fatalità, era proprio toscano), è il tempo preferito dai vedovi e dalle vedove delle occasioni perdute, una specie di prêt-à-porter verbale da tirare fuori alla bisogna dall’armadio delle sfighe e da indossare quando capiamo di aver lasciato passare scioccamente un’opportunità, ma rifiutandoci di assumercene la responsabilità.

Nella speranza di lenire un po’ il dolore di chi ancora rimugina su ciò che avrebbe potuto essere se…, dico subito che il vero problema non è tanto quello di aver perso un’occasione, ma di non avere nemmeno pensato che ce ne fosse una.

Dai, siamo sinceri.

Se veramente avessimo quantomeno intravisto la possibilità di acchiappare un’opportunità, poi mancata, non parleremmo usando il congiuntivo, ma saremmo passati al condizionale. Non più “se avessi avuto…”, o una delle variazioni sul tema di cui sopra, ma “avrei dovuto…”. O no?

La PNL (Programmazione NeuroLinguistica) c’insegna che il modo in cui dialoghiamo con noi stessi, attraverso le parole che usiamo e come le mettiamo insieme, andrà a determinare il modo in cui pensiamo e, quindi, come ci relazioniamo con la realtà. Anzi, di più: come la creiamo!

Il fatto puro e semplice è che non ha alcun senso rimuginare su quello che non si è poi materializzato, poiché se così è stato, è solo perché al momento non si era nelle condizioni fisiche, emotive o mentali per far accadere qualcosa di diverso.

Detto ciò, quindi, c’è qualcosa che si può fare per cambiare questa situazione? C’è modo di cambiare, di fatto, il nostro destino?

Se non lo credessi, non potrei fare il mio lavoro.

Dal semplice barlume di ciò che vogliamo ottenere o realizzare in uno specifico ambito della nostra vita (partendo perfino da prima, cioè dal perché lo si vuole) alla sua manifestazione, quell’idea attraversa diversi stadi, trasformandosi fino ad arrivare alla forma identificabile col risultato finale e ad ognuno di questi stadi occorre aver acquisito, o acquisire, specifiche competenze. 

E se parliamo di competenze, le si può tutti imparare: altroché aspettare meteore!

Vediamo cos’è importante sapere, ovvero acquisire, per innanzitutto riconoscere e quindi afferrare un’opportunità:

  • Aspettati le opportunità – Il principale motivo per cui non riusciamo ad approfittare delle opportunità è che, semplicemente, crediamo che non ci siano e che, se anche ci fossero, non sono certo per noi. Con questa visione delle cose, se anche le opportunità venissero a prenderci a schiaffi per farsi riconoscere,  continueremmo a guardare dall’altra parte. La differenza tra chi riesce ad afferrare un’opportunità e chi no sta solo nell’aspettarsi che arrivino… o meno. 
    Sta poi a te decidere di quale gruppo vuoi far parte.
  • Sappi di meritarle – Troppo spesso, siamo i primi sabotatori di noi stessi, portatori sani (nel senso che non manifestiamo “sintomi”) di convinzioni malate come quella di non meritare il meglio per noi stessi. Un’educazione troppo severa o inconsulti sensi di colpa ci spingono a credere di non essere degni di avere di più. Meno male che la vita e il mondo non sono così rigidi come noi e continuano a mandarci nuove possibilità, a dimostrazione di avere torto.
  • Sintonizzati sulle opportunità che cerchi – Le opportunità sono tutte là fuori che fluttuano come onde radio con diverse frequenze. Se vuoi quella che cerchi, devi sintonizzarti sulla stessa frequenza di quell’opportunità che, in altre parole, significa che devi prima avere chiaro quello che vuoi, focalizzarti totalmente su quello ed agire di conseguenza. Solo sapendo esattamente quello che vuoi puoi attirare quello che cerchi.
  • Inizia in piccolo – Se vai in palestra e fai pesi, partirai con quelli che riesci a gestire o metterai su i pesi che vorresti poter alzare dopo qualche mese di allenamento? La mente si adegua sempre ai nostri desideri, quindi è importante saper gestire questi ultimi. Non c’è limite a ciò che possiamo ottenere, ma occorre sempre tenere presente che i nostri desideri aumentano nella misura in cui noi cresciamo e questo deve avvenire in modo naturale, cioè graduale, senza forzature.

Qual è il tuo rapporto con le opportunità? E cosa stai facendo per vedere moltiplicate le opportunità nella tua vita? Ed a quale livello (materiale, emozionale, mentale, spirituale…) le stai cercando, soprattutto?