Perché lavori?

Se fai questa domanda a 1000 persone, la maggior parte risponderà qualcosa del tipo “perché ho bisogno di guadagnare soldi” “perché devo mantenermi o mantenere la mia famiglia” “perché bisogna lavorare” …o risposte simili. Diciamo che sono risposte quasi scontate, meccaniche. Ci hanno insegnato che per vivere bisogna lavorare senza farci tante domande, a testa bassa, che dovremmo guadagnarci il pane con il sudore della nostra fronte, che si lavora per portare a casa soldi, che il lavoro è fatica, etc.

Se nel lavoro non riesci a trovare un senso più profondo che va oltre lo scambio economico, temo che vivrai un piccolo purgatorio o peggio, un inferno. E non è consolatorio il fatidico “male comune mezzo gaudio” … per niente!

Solo alcuni, alla stessa domanda, risponderanno diversamente, perché solo pochi riescono ad uscire dai cliché, e vedono oltre, considerando il lavoro il mezzo per realizzare una Visione. Il lavoro è un mezzo e lo sono anche i soldi che ne ricaviamo.

Capisco perfettamente che sia facile cedere a questa visione effetto. Anch’io come tutti, da piccola ho subito l’influenza della mentalità all’antica. Dico “all’antica” perché non desidero giudicare come sbagliate o peggio le azioni o le influenze che i miei genitori, i miei insegnati o chiunque altro sia, ha esercitato su di me. Loro hanno fatto quello che potevano e sapevano, loro hanno fatto del loro meglio, ecco. Tant’è che anche grazie a loro oggi sono l’anima libera che sono. A qualcuno riesce difficile capire in cosa lavoro, talvolta mi è persino capitato di sentirmi dire che sembra che non lavoro. Non è facile comprendere la diversità. Nel deserto, le oasi, possono sembrare miraggi.

Ricordo una volta che da piccolissima mia mamma mi chiese: Ana, che vuoi fare da grande? E ricordo la mia risposta immediata: io voglio scrivere. Lei altrettanto immediatamente mi rispose: si, ma di lavoro? Messaggio subliminale (manco tanto subliminale): scrivere non è un lavoro. Per lei.

Per me, scrivere può essere un lavoro. Anzi, lo è. Io oggi per lavoro scrivo, fra le altre cose. Non sono un premio Nobel (al meno non ancora), non scrivo romanzi (al meno non ancora) ma scrivo. Scrivo manuali, seminari, corsi, testo per riunioni o eventi aziendali, discorsi, articoli per il nostro blog, post nei social. Scrivo.

Per me, riuscire a trasmettere emozioni attraverso la scrittura è una soddisfazione, riuscire ad accendere anche soltanto una piccola luce dentro qualcuno, seminare con parole l’anima delle persone è la mia Passione. Insieme al mio anticonvenzionale marito, Alessandro, abbiamo creato business attorno alle nostre passioni, creando una Visione fatta di autorealizzazione, di potenziamento dell’unicità di ognuno di noi, perché la diversità è un valore aggiunto.

Il lavoro per noi è il mezzo per realizzare la nostra Visione, fatta di Aiuto, Amore, Libertà e, appunto, valorizzazione dell’Unicità delle persone. Ognuno di noi è un Essere Unico e potenzialmente Perfetto. Scegliere di accettare la nostra unicità e quella degli altri è il primo grande passo verso la Felicità, che è, in fin dei conti, la Fine ultima della nostra esistenza. Tutti noi la cerchiamo dal primo istante di coscienza e la continuiamo a cercare per tuta la vita… eppure non dovrebbe essere una ricerca, bensì una scoperta. La Felicità è una scelta ed è dentro di ognuno di noi, come l’Amore. Trova ciò che ami (fare o essere) e troverai la strada della Felicità, il senso della tua vita, lavoro compresso.

Io amo la Natura, gli Animali, le Persone, amo la Bellezza, l’Armonia ed amo scrivere, parlare ed aiutare altre Persone, perché credo profondamente nell’Essere Umano. Sono una filantropa convinta e credo che possiamo rendere il Mondo migliore grazie alla nostra Libertà (di scegliere il bene) . Sebbene oggi siamo, per tanti versi, schiavi di molte abitudini e paradigmi, in fondo al nostro Essere, la Libertà c’è. In libertà scegliamo il bene e l’Amore. E’ in condizione di schiavitù (spesso mentale/emozionale) che le scelte sono negative e dannose, per noi e per gli altri.

Sento pena per chi fa del male ad altri, chi tratta male un socio o un ex socio, un collega o un ex collega, un collaboratore o un ex collaboratore, una moglie/marito o una ex moglie/marito, un amico o un ex amico, un diverso, una minoranza, un concorrente… vedo, in fondo, un povero schiavo nel tentativo di dimostrare il contrario, nel tentativo di chiedere attenzione, approvazione, consenso… che qualcuno lo noti e gli aiuti. Non è difficile cadere nella trappola della mediocrità, dell’invidia, della rabbia di non avere o essere quello non si ha o non si è. A chi danneggiamo però per primi in quei casi? A noi stessi. Chi danneggia altri, affonda sé stesso nel buio di una prigione letale, dove le catene sono fatte di compromessi, di bugie, di falsi obiettivi, di paradigmi limitanti, di rimorsi e sofferenza.

Amo il mio lavoro perché abbiamo una Missione importante: portare Libertà ed Amore nel mondo del lavoro. Rendiamo migliore la vita delle persone, le aiutiamo a realizzarsi ed a realizzare le loro mete in sintonia con la loro natura, con i loro valori. Aiutiamo le Persone a vivere e lavorare con una prospettiva causativa, seguendo una Mission, realizzando una Visione.

Le aziende sono mezzi per coltivare Felicità nelle persone. Attraverso le Aziende le persone possono migliorare sé stesse, la loro Vita, la vita degli altri ed anche migliorare il Mondo (Natura ed Animali compressi).

Io lavoro per questo. E tu? Mi piacerebbe saperlo!

Ana M. Alvarez

Direttrice Didattica – CO-Fondatrice Elite Academy Srl

www. elite-academy.it