“Mosca io” – opera del maestro del caos ordinato W. KANDINSKY

TEORIA DEL CAOS – FARE IMPRESA OGGI

La Fisica Quantistica è una materia che mi affascina. Riconosco di saperne poco o niente, ma il mio interesse e la mia innata curiosità mi portano sempre più spesso a leggere testi che la riguardano, poiché mi fanno sentire un pò come Alice nel paese delle meraviglie … viaggiando in un mondo nuovo, dove tutto è il contrario di tutto e dove la parola “impossibile” non esiste, se non in contrapposizione al concetto imperante di POSSIBILITÀ’. 

Sono letture un pò pesanti a volte, lo ammetto, ma anche estremamente stimolanti. Oggi vi invito a seguirmi in un ragionamento azzardato nel quale ho adattato aspetti della Teoria del Caos all’imprenditoria.

La parola #CAOS è molto rappresentativa del momento storico che stiamo vivendo, pandemia e guerre incluse.

Tempo fa ho letto un libro che citava spesso il fisico belga Ilya Prigogine, premio Nobel per la Chimica nel 1977; il quale, attraverso il suo studio delle strutture dissipative, ci ha insegnato come CRESCIAMO IN MISURA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLA QUANTITA’ DI CAOS CHE POSSIAMO SOSTENERE O DISSIPARE. In altre parole, i sistemi più grandi sono quelli che riescono a sostenere l’influsso di una maggior quantità di caos senza distruggersi.

Applicando alla nostra vita quotidiana questo principio, possiamo affermare che più caos abbiamo, più possiamo crescere. Più il gioco si fa grande e più ostacoli dobbiamo superare, maggiore sarà la ricompensa.

Per fare un esempio, pensiamo alla nascita di un figlio: è un dato di fatto che un neonato, con i suoi annessi e connessi, crea un grande caos nella vita dei genitori e la nuova situazione provoca forte stress nella coppia. Infatti, secondo le statistiche molte coppie si separano dopo la nascita del primo pargolo e sempre di più spesso le coppie tendono a posticipare l’evento … Ci pensano due, tre, dieci volte, prima di fare un figlio! Rallentano la crescita della famiglia per paura del potenziale caos (altro motivo che, talvolta, può provocare la morte metaforica della coppia). Ci sono coppie (sistemi) che non riescono a sostenere tanta quantità di caos e di conseguenza si disfano, altre che non crescono e “muoiono” e altre ancora che crescono, si riproducono, superano il caos e ne escono più ricche e solide.

Allo stesso modo, tornando all’ambito aziendale, avviare un progetto di espansione mette una grande paura a molti imprenditori: l’acquisto di un nuovo capannone, ad esempio, di ulteriore macchinario, nonché l’assunzione conseguente di altri dipendenti provoca stress solo a pensarci, perché la crescita e l’espansione di una impresa crea situazioni caotiche da gestire … Eppure, è una fase inevitabile da superare se vogliamo aumentare il nostro giro d’affari, diventando più grandi, più forti e competitivi sul mercato.

Qualsiasi sistema, umano o no, perché sia vivo e florido deve essere dinamico.

Le aziende che non corrono rischi, che non sono disposte a mettersi in gioco per crescere, che vanno avanti con la filosofia retrograda di mantenere ridotto ma controllato il proprio orticello, sono condannate a morire. Chi vuole fare Impresa con la “I” maiuscola, sa che dovrà crescere ed espandersi in continuazione, e che andando incontro a nuove sfide, dovrà in qualche misura gestire caos, ulteriore lavoro e stress. Il caos è sintomo di dinamismo e di crescita.

Tornando a Prigogine, lui dice che ci sono sempre energie nuove e fresche ed altre vecchie e consumate che entrano ed escono di un sistema. Il sistema è in armonia finché entrate ed uscite sono in equilibrio. Se entra più energia fresca e/o esce meno energia vecchia, il sistema diventa caotico e squilibrato. A questo punto il sistema ha due scelte: o si disintegra o salta ad un nuovo livello di potenzialità e di capacità. In altre parole, o cresce o muore. Interessante se facciamo il parallelismo con il mondo aziendale …

Una Impresa di fronte al cambiamento imposto della famigerata crisi ha due possibilità: crescere o morire. Inventarsi nuove strade che sostituiscano le vecchie, esplorare nuovi sistemi per mettere energia nuova al posto di quelle consumate oppure arrendersi ed aspettarsi il peggio, perché i sistemi non POSSONO MAI ANDARE INDIETRO E, SE NON MUOIONO (ecco la buona notizia) FANNO LETTERALMENTE UN SALTO QUANTICO! Prigogine va oltre e spiega che in natura i sistemi isolati sono solo un’astrazione o casi particolari, mentre la regola è quella di sistemi aperti che scambiano energia con i sistemi limitrofi e grazie a questo sono in costante evoluzione. 

Caspita! Di nuovo proprio come accade nell’imprenditoria, dove vincono gli imprenditori capaci di creare e mantenere alleanze proficue con altri imprenditori, con i fornitori, clienti, con le banche …E’ un gioco di scambio di energia con il mercato che fa crescere entrambi. Ma sappiamo già che crescere vuol dire affrontare il caos e il caos provoca stress alla maggior parte delle persone. Infatti, credo che lo “stress della crescita” è uno dei principali motivi per cui molti Imprenditori rallentano lo sviluppo della propria azienda (come nell’esempio della coppia, tra l’altro). Hanno paura di non reggere, di non essere all’altezza delle nuove situazioni che andrebbero a generare e scelgono dunque di rallentare, di diventare statici.

Mi auguro però che, se sei un Imprenditore e sei arrivato fino alla fine di questo ragionamento un po’ azzardato che ho fatto, tu appartenga invece alla categoria dei “coraggiosi”, quegli imprenditori che scelgono la via della crescita e dell’espansione senza lasciarsi intimorire dal Caos, anzi sanno che esso è fonte di stimolo ed ispirazione. Avere grandi obiettivi porta grandi risultati godendo anche del percorso.

Una vita facile non è necessariamente una vita felice. Viceversa, una vita difficile non è necessariamente infelice, anzi, la storia ci dice che è proprio il contrario!. Prova a leggere la biografia dei più grandi Imprenditori dei nostri tempi: Steve Jobs, Bill Gates, Richard Branson, Jeff Bezos … e avrai ulteriore conferma. Un Grande Imprenditore sceglie sempre e comunque la strada della crescita, anche sapendo che affronterà il Caos più assoluto. Un Grande Imprenditore sceglie la Via Migliore, non la più comoda. 

E tu? cosa scegli?

Ana M. Alvarez