Volere è potere. Anch’io l’ho detto e lo dico spesso. Ci credo: se qualcosa la desideri ardentemente, puoi ottenerla. Questo detto popolare mette l’attenzione sulla capacità che abbiamo di raggiungere i propri obiettivi grazie alla forza di volontà.

L’essere umano ha la straordinaria capacità di sognare, di inventare e di realizzare la propria realtà.

Facciamo finta che siamo sotto un cielo stellato e che vedi una stella cadente… Chiudi gli occhi e formula un desiderio.  

Fatto? Qualunque cosa sia, la vuoi veramente? Bene! Sicuramente potrai farcela, sappi però che volerla non sarà sufficiente per averla.

Fra “volere” e “avere” c’è di mezzo “fare”. E non un “fare” qualunque, ci vuole un fare efficace, che a seconda del nostro desiderio sarà più o meno difficoltoso. Persino il modo in cui desideriamo qualcosa o formuliamo un obiettivo, se parliamo di lavoro ad esempio, è influente ai fini del risultato.

Vi propongo un esercizio:

Immaginate un oggetto (un frutto) approssimativamente di forma sferica, con  un diametro di  circa dodici centimetri, depresso  ai due poli in modo non uniforme, così che  la depressione al polo superiore appare più aperta e graduale,  e quella al polo inferiore più chiusa e marcata. Il suo colore è rosso carminio, con striature che portano a sfumare nell’arancione scuro e nel verde oliva, soprattutto in corrispondenza del polo inferiore, dove, al fondo della depressione, cinque piccoli lembi di forma irregolarmente triangolare disegnano l’accesso a un minuscolo cratere di circa mezzo centimetro di profondità.

Dal fondo della fossa intorno al polo superiore, invece, si eleva un cilindro sottile di circa due centimetri  di lunghezza e due millimetri di diametro, di un colore che  dal grigio polvere  sfuma al rosso mattone opaco.

La superficie  dell’oggetto nel suo insieme, invece, appare lucida al punto che, a tratti, riflette debolmente la luce.”*

Molto bene, adesso diamo il titolo alla descrizione di sopra: “MELA” 

… SI! avete (presumibilmente) appena immaginato una MELA, ma non una mela qualsiasi, avete immaginato quella mela lì, quella che io volevo che immaginaste. Se vi avessi chiesto semplicemente di immaginare una mela, ognuno avrebbe visualizzato nella propria mente un tipo di mela qualsiasi, chi verde, chi rossa, chi gialla, grande, piccola … insomma, se vi avessi dato soltanto il titolo, ognuno di voi avrebbe in mente una mela, probabilmente diversa a quella che io intendevo. 

Vi chiederete dove voglio arrivare, vero? Ve lo spiego subito: tutto ciò che realizziamo, prima l’abbiamo pensato; o meglio, prima pensiamo e poi realizziamo ogni cosa. Si tratta di un principio fondamentale: il pensiero precede l’azione e, andando più in profondità, possiamo affermare che ognuno di noi vive la realtà che ha creato con i propri pensieri (positivi o negativi che siano). Ora, se questi pensieri sono soltanto dei titoli, la nostra mente dovrà arrangiarsi come meglio può per renderli reali, ma se oltre al titolo le forniamo dati ben precisi di quello che desideriamo, allora sarà agevolata nel processo di creazione.

In base a questo principio non mi stupisco che la parola “Imprenditore” venga attribuita a persone che io non ritengo tale. “Imprenditore” è soltanto una parola, un titolo, una etichetta. Sotto, ognuno ci ricama la realtà che preferisce o che è capace di ricamare. A me questa parola evoca un profilo ben dettagliato, dei valori ben definiti e mi evoca anche parole collegate: azienda, utili, successo, leadership, squadra, passione, mestiere, metodo, ecc. Ma questa è la mia immagine mentale e di conseguenza la mia realtà. Non necessariamente equivalente alla vostra.

E che dire di una frase tipo “voglio il successo”? è un titolo molto generico. Vuol dire niente e vuol dire tutto per la nostra mente. Non dovrete stupirvi se quel successo non arriva, se vi limitate a perseguire un titolo. Se desiderate che si avveri realmente il successo, dovrete prima compiere lo sforzo di descrivere alla vostra mente, con i minimi particolari, in cosa consiste quel successo. Se avete ben chiaro cosa volete, avrete avviato un meccanismo di realizzazione forte e potente.

Sapere esattamente dove si vuole arrivare è il primo, fondamentale, passo per raggiungerlo.

Come dicevo, non basta volere, bisogna anche saper volere.

La tecnica della descrizione vi sarà anche utile per realizzare velocemente e in modo soddisfacente ogni vostro obiettivo aziendale. Se, ad esempio, state cercando un “collaboratore per l’amministrazione” e vi mettete alla ricerca di questa persona, senza prima fermarvi a stilare il profilo esatto di chi volete trovare, è possibile che la ricerca diventi ardua e difficile (poiché affidata al caso o alla interpretazione altrui) e posso anche azzardare ad ipotizzare che non troverete mai un collaboratore amministrativo che corrisponda alle vostre aspettative … anche perché non le avete chiare. Non sapete nemmeno bene cosa cercate, come aspettate di trovarlo?? Allo stesso modo possiamo applicare questo principio nei rapporti interpersonali (di lavoro e non) eppure nel richiedere un compito ad un nostro collaboratore. 

Così come la nostra mente, oltre al titolo ha bisogno di una descrizione, anche le menti dei nostri collaboratori funzionano allo stesso identico modo. Se volete che ottengano risultati soddisfacenti, quando assegnate loro un compito, spiegateli in modo chiaro, descrivendo nei minimi particolari qual è il risultato che vi aspettate. Se chiedete al vs. responsabile marketing di “ordinare il data base clienti” lui potrebbe farlo in tanti modi, secondo il suo giudizio o interpretazione, che non necessariamente può coincidere con la idea che avevate in mente voi. Se invece gli fornite, oltre al titolo del compito, la descrizione dettagliata di come deve essere ordinato il data base, lui sarà agevolato ed indirizzato ad agire secondo i vostri parametri. Sarete stato voi a monitorare la creazione dell’immagine mentale del vs. collaboratore, proprio come ho fatto io con la descrizione iniziale della mela. 

Non permettete che sia il caso o l’intenzione altrui a delineare il profilo dei vostri desideri. Usate fino in fondo il potere creatore della vostra mente. Avete un potenziale straordinario! Ricordatevi che impegnarsi nella descrizione dettagliata di quello che si desidera raggiungere nella propria vita, è un esercizio che porta con sé una forte componente motivazionale e ci garantisce una base solida, sulla quale costruire lo splendido futuro che vogliamo vivere.

 Ana M. Alvarez

* descrizione della mela redatta da Vittorio Mascherpa, nel suo
libro “Mind Power” Adea Edizioni