di Ana M. Alvarez

Paul MckKenna, nel suo libro “cambia vita in 7 giorni”  racconta una storiella interessante all’inizio del capitolo “La Forza di una prospettiva positiva”. Sicuramente la conoscete:

C’è una storia molto, molto vecchia su un contadino cinese. Ci fu un anno in cui il tempo fu molto buono e il suo raccolto fu sano, ottimo e abbondante. Quando i suoi vicini gli dissero quanto fosse fortunato, lui rispose: “Forse”.  Poi, il giorno prima di incominciare la mietitura, una mandria di cavalli selvaggi venne al galoppo dalle pianure e calpestò tutto.  I vicini andarono da lui e gli dissero quanto fosse stato sfortunato a perdere quel bel raccolto. Il contadino rispose: “Forse”. Il giorno dopo suo figlio prese una corda e catturò uno stallone selvaggio e tre giumente; i vicini andarono da lui per ammirare i cavalli e nuovamente gli dissero che era baciato dalla fortuna. Il contadino commentò: “Forse”. Il mattino seguente il figlio si mise a domare i cavalli, ma non appena salì in groppa allo stallone fu disarcionato e, cadendo a terra, si ruppe una gamba. I vicini lo portarono in casa e compiansero il contadino dicendo che era stata una vera sfortuna che il suo unico figlio si fosse fatto tanto male. Il contadino disse: “Forse”. L’indomani l’esercito dell’imperatore, che stava andando a combattere un’importante battaglia, giunse il villaggio e tutti i giovani validi furono costretti ad arruolarsi, ma il figlio del  contadino fu scartato a causa della gamba rotta. I vicini ancora una volta gli dissero che era fortunato perché il figlio non era costretto a seguire l’esercito ed egli commento: “Forse”.

Ogni qualvolta che leggo questa storia mi sento invasa da due emozioni contrastanti, la prima e più forte è quella della gioia della motivazione. Si, leggerla mi motiva, perché evidenzia le magie che ogni giorno l’Universo compie a nostro favore, se solo abbiamo la forza di accoglierle, con pazienza. Aspettarsi sempre il meglio, vivere secondo la regola che “niente è per caso” e che “Forse, non tutto il male viene per nuocere” è una strada senz’altro vincente.

Riconosco che non è sempre facile essere così flessibili ed accettare tutto ciò che ci accade (che non è poi altro che il frutto dei nostri pensieri e del nostro atteggiamento) aspettandoci  il meglio di ogni occasione, ma è uno sforzo che vale la pena di compiere, giorno dopo giorno, per noi stessi, per il nostro equilibrio e la nostra Felicità.

La seconda emozione, mettendola un po sullo scherzo (ma non poi così tanto) è l’indignazione che mi sorge quando rifletto su questi vicini impiccioni, che non perdono occasione per dire la loro su ogni avvenimento della vita de vecchio contadino. Oh, ma non le passano una! Ed io mi chiedo: Sarà forse una metafora della nostra società giudice-critica? Ed ancora: Facciamo anche noi così con gli altri talvolta? Questo è il rischio di vivere senza la consapevolezza di se stessi; perché quando si ha paura di guardarsi dentro, si tende a far finta che le risposte si trovino all’infuori. Allora ci “intratteniamo” guardando e giudicando le azioni e la vita degli altri: “per Tizio è stato facile tirare su l’azienda, l’ereditata dal padre” oppure “Certo, con un marito così anch’io farei carriera!”  e via dicendo di questo passo. Piano piano si entra in un vortice di difficile uscita. Eppure è semplice. Basta smettere di rivolgere l’attenzione all’esterno per concentrarci sull’interno. Ad è a questo punto che i miracoli accadono! Come risposta a questo atto di grande responsabilità verso la propria vita.

Ecco alcune cose che possiamo fare per rafforzare il potere benefico della “prospettiva positiva”:

  • Apprezzare la propria vita ed esserne grati
  • Avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità
  • Sognare il proprio futuro, senza limitazioni
  • Accettare gli altri per quello che sono, vedendone i lati positivi
  • Smettere di criticare (se stessi e gli altri)
  • Formulare pensieri positivi, in sintonia con la propria scena ideale
  • Ricordarsi sempre che la flessibilità è segno di forza e di maturità mentale,
  • che ogni situazione ha un lato positivo da qualche parte e che
  • tutto  cambia a seconda dalla prospettiva.

Che tu sia un imprenditore, un dipendente, un professionista o un pensionato poco cambia in materia di Responsabilità e Prospettiva. Ci sono imprenditori irresponsabili, come ci sono dipendenti responsabili. Professionisti che vedono soltanto le prospettive negative come pensionati che ancora vedono solo ed esclusivamente le prospettive positive delle loro vite. La differenza qual è? Che i primi sono persone felici ed i secondi no.

Vi auguro dunque un atteggiamento Responsabile, alla ricerca delle migliori prospettive positive!

Ana M. Alvarez

Fondatore EVE – ELITE VALUE EXCHANGE

Socio Fondatore e Diret. Didattico Elite Academy