PACE FISCALE 2023: PRO E CONTRO E LA DIFESA AVANZATA AL TERRORISMO FISCALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE 

By Liana Rotariu

Il 2023 sarà l’anno della Pace fiscale, una misura che prevede l’annullamento delle sanzioni e degli interessi moratori per i contribuenti che decideranno di aderire. Ma quali sono i pro e i contro di questa misura? E come difendersi dal terrorismo fiscale dell’Agenzia delle Entrate?

La Pace fiscale 2023 è una misura che prevede l’annullamento delle sanzioni e degli interessi moratori per i contribuenti che decideranno di aderire entro il 30 settembre 2023. Questa misura si applica a tutte le tipologie di debiti, anche quelli più vecchi, come ad esempio quelli relativi al 2010.

I pro della Pace fiscale sono numerosi. In primo luogo, questa misura permette ai contribuenti di sanare la propria situazione fiscale e di porre fine alle controversie con l’Agenzia delle Entrate. In secondo luogo, la Pace fiscale permette di liberare risorse finanziarie che altrimenti sarebbero state impegnate nel pagamento di sanzioni e interessi moratori.

Inoltre, può rappresentare un’opportunità per chi non ha mai adempiuto alle proprie obbligazioni fiscali. In questo caso, la misura prevede l’annullamento delle sanzioni e degli interessi moratori a patto che il contribuente adempia a tutte le proprie obbligazioni fiscali entro il 30 settembre 2023.

Tuttavia, anche i contro della Pace fiscale sono significativi. In primo luogo, la misura può essere considerata una forma di premialità per i contribuenti inadempienti, a scapito di quelli che hanno sempre adempiuto ai propri obblighi fiscali.

In secondo luogo, la Pace fiscale potrebbe rappresentare un incentivo per i contribuenti a non adempiere alle proprie obbligazioni fiscali, in attesa di eventuali nuove misure di questo tipo.

E’ importante sottolineare che la Pace fiscale non risolve il problema del terrorismo fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultimo si riferisce alle azioni dell’Agenzia volte a recuperare crediti tributari, anche attraverso l’utilizzo di tecniche aggressive e intimidatorie.

Per difendersi dal terrorismo fiscale, è importante avvalersi di strumenti adeguati, come ad esempio la consulenza di professionisti esperti in materia fiscale.

In questo contesto, la Balanced Scorecard (BSC) può aiutare a migliorare la gestione delle obbligazioni fiscali perché permette di identificare gli indicatori chiave di performance (KPI) necessari per monitorare i progressi verso gli obiettivi prefissati. Ad esempio, un KPI potrebbe essere il tasso di conformità fiscale dell’azienda, che può essere monitorato e gestito attraverso la BSC. In questo modo, è possibile creare un sistema di gestione integrato e in grado di rispondere alle esigenze dell’azienda.

L’implementazione della BSC integrata con la gestione lean six sigma può migliorare ulteriormente la gestione delle obbligazioni fiscali. Lean six sigma è una metodologia di miglioramento continuo che si concentra sulla riduzione dei costi, sull’eliminazione degli sprechi e sulla massimizzazione dell’efficienza del processo. L’implementazione di queste tecniche può aiutare a identificare le inefficienze all’interno del processo fiscale e a migliorare l’efficienza dell’intero processo.

La BSC integrata con la gestione lean six sigma può aiutare a creare una cultura aziendale orientata al miglioramento continuo, in cui l’azienda si concentra costantemente sulla riduzione dei costi e sulla massimizzazione dell’efficienza del processo. Inoltre, l’adozione di una gestione integrata delle obbligazioni fiscali può ridurre i rischi di eventuali sanzioni o multe, migliorando la reputazione dell’azienda e la fiducia dei clienti.

Liana Rotariu